Novità  26 Marzo 2020

Ai Sindacati dei Lavoratori del comparto Servizi Sociali e Funzione Pubblica
Alla Nursind Sede di Ancona Sede di Ascoli Piceno
Ai Soci-lavoratori ed ai lavoratori Cooss Marche direttamente impiegati nelle strutture Sanitarie e Socio Sanitarie della nostra Cooperativa

Come ben sapete, a seguito degli eventi legati alla diffusione dell’epidemia da covid-19 all’interno del territorio nazionale, nel settore socio sanitario e sanitario, che vede in prima linea gli enti gestori come la Cooperativa COOSS MARCHE, risulta ormai da contesto quotidiano l’assenza da parte delle Istituzioni di un qualsivoglia supporto nei confronti di questa realtà.
La cooperativa COOSS MARCHE, con sede in Ancona, svolge la propria attività nell’ambito territoriale della Regione Marche, nel settore sanitario e socio sanitario (codice ateco 88.100), con un indotto di lavoratori di circa 3000 unità e un bacino di utenza in regime di fragilità di circa 12.000 unità, di cui circa 500 in residenziali per anziani, attività svolta in strutture pubbliche e/o private sanitarie e socio-sanitarie tutte autorizzate ai sensi della ex LR 20/2000 o ex LR 20/2002, ed ognuna di esse è inserita all’interno dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali (ORPS).

 

Per quanto in premessa occorre far riflettere la vostra spettabile organizzazione su tre principali aspetti:

1. Carenza di DPI di tutte le tipologie monouso, camici, tute, copriscarpe, visiere di protezione, occhialini. In questo particolare frangente, il discorso a parte va fatto per le mascherine di protezione, per le quali l’approvvigionamento è divenuto difficile se non quasi impossibile. Attualmente siamo in contatto con diverse ditte sia nazionali che estere, che, peraltro, non solo non garantiscono le tempestive consegne anche a fronte di richieste di pagamenti anticipati. Siamo altresì in contatto con piccole realtà locali, che si sono riattrezzate per la produzione di mascherine, in base all’15 del DL “Cura Italia” (n. 18/2020) che in deroga alle procedure ordinarie potranno commercializzare nel rispetto del suddetto DL, DPI. Ma i tempi burocratici e tecnici necessari all’espletamento delle procedure di autorizzazione, non risultano in linea con l’emergenza.

2. Carenza di operatori socio sanitari, ma in maniera più generale di tutto il comparto socio sanitario privato che, per intenderci, sono: gli operatori socio sanitari, gli infermieri professionali, i coordinatori, gli ausiliari, i fisioterapisti e gli animatori, tutte figure professionali necessarie nell’assistenza degli ospiti nelle strutture. La presenza di tali figure richiede che tutte abbiano la possibilità di essere provviste di idonei dispositivi di protezione individuale, necessari per poter garantire le condizioni minime di sicurezza, considerando che per la tipologia del servizio di assistenza diretta la distanza di sicurezza di 1 – 2 metri dall’utente, non può essere rispettata. Inoltre, anche se in base a quanto disposto dall’art. 7 del DL n.14 del 9 marzo 2020, potrebbero essere utilizzati gli operatori sanitari sottoposti a regime di sorveglianza da parte dei Dipartimenti di Prevenzione e quindi di prevedere di richiamarli, fino all’eventuale comparsa di sintomatologia respiratoria o esito positivo, in realtà questa ipotesi si sta rivelando non percorribile in quanto gli stessi sono messi in malattia dai rispettivi MMG.

3. Anche dal punto di vista “strutturale” i locali all’interno delle Residenze per Anziani, benché, tutte, autorizzate accreditate e convenzionate, nel rispetto dei requisiti minimi strutturali e organizzativi ai sensi delle ex LR 20/2000 per l’indotto sanitario e ex LR 20/2002 per l’indotto sociale, sono e rimangono strutture di accoglienza non specialistiche e non sono e non possono, quindi, essere considerate come strutture ospedaliere. In questo caso si pensi agli spazi interni, o ai locali comuni, tutti necessari per poter permettere l’essenza della comunità agli ospiti. L’utenza è tutta in regime di fragilità, e le attrezzature e gli impianti non hanno la stessa dimensione e specializzazione di quelli ospedalieri. Lo stesso SSN sollecitato al fine di ricevere le indicazioni sanitarie, non riesce più a garantire una puntuale risposta, non riuscendo a farsi carico dei casi positivi presenti in struttura.

Anche se con grande difficoltà, sono state puntualmente applicate tutte le misure di prevenzione e protezione della salute e sicurezza degli operatori (sempre in servizio con la dotazione di DPI adeguati, così come previsto dalla Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/02/2020 e successivamente specificato nella nota GORES del 03/03/2020, nonostante le enormi difficoltà del loro reperimento) e degli ospiti, in base alle disposizioni regionali e nazionali (avendo regolamentato e contenuto gli accessi, predisposto percorsi interni alla struttura, nei limiti del possibile, isolando gli ospiti con patologie sanitarie sospette), tenendosi in contatto quotidianamente con i Dipartimenti di Prevenzione.

Nonostante la stretta osservanza di questi comportamenti, all’interno della Struttura si sono verificati diversi casi di positività al Covid tra i pazienti, anche se nessuno è in grado di stabilire con certezza dove e quando si sia preso il contagio.
A tutto questo si aggiunga che, nelle nostre strutture, come d’altronde si sta verificando nelle strutture ospedaliere, il contagio sta colpendo anche i nostri operatori.

Per quanto sopra, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei nostri lavoratori e degli utenti che assistiamo, Vi chiediamo di appoggiare le nostre richieste di supporto rivolte alla Regione ed alle altre Istituzioni statali competenti, al fine di evitare che ci si possa trovare nella situazione estremamente grave è non del tutto remota, di non essere più in grado di fornire agli operatori i necessari DPI e di non poter più avere la presenza di risorse necessarie atte a garantire l’assistenza sanitaria e sociale all’interno delle nostre strutture.
Questa è una battaglia che ci deve vedere uniti per realizzare il comune obiettivo della tutela della salute di tutti gli operatori e di tutti gli utenti.

 

Siamo a Vostra disposizione per lo studio e la realizzazione di iniziative comuni.

IL PRESIDENTE
Amedeo Duranti

 

SCARICA COMUNICAZIONE UFFICIALE PER SINDACATI, SOCI E LAVORATORI COOSS DEL 25 MARZO