Novità  2 Settembre 2022

Sostenere l’inclusione sociale, relazionale ed economica dei cittadini di paesi terzi riducendo il rischio di vulnerabilità, marginalità e illegalità. E’ questo l’obiettivo del progetto «Tessiture Integrate Urbane dai luoghi comuni al senso dei luoghi».

Per attuare queste finalità sono necessarie alcune imprescinbili azioni come: lo sviluppo di percorsi di integrazione, nello specifico un’effettiva accoglienza in famiglia dei cittadini di paesi terzi, grazie alla quale la comunità si autosviluppa e cresce prendendosi cura dei soggetti più fragili. Non solo, tutto ciò è attuabile grazie ad un effettivo avvio di percorsi specifici di accompagnamento per il miglioramento della qualità della vita e dell’autonomia delle persone attraverso misure finalizzate a sostenere l’individuo in processi di auto realizzazione (formazione, lavoro ed una casa).

Fondamentali altri due ingredienti come la realizzazione di servizi innovativi a bassa soglia di accoglienza e l’integrazione come unità di strada, co-housing, housing first-led, servizio mensa ed il consolidamento del modello di welfare di comunità, coinvolgendo non soltanto gli stakeholders pubblici e del privato sociale, attivi da anni, ma anche i privati cittadini.

I risultati che si attendono dall’attuazione di questi ambiziosi obiettivi sono:

  • Aumento del livello di autonomia economica, sociale e relazionale delle persone;
  • Incremento del numero delle persone che accedono all’abitazione;
  • Presa in carico e accompagnamento delle persone accolte.
  • Riduzione delle persone in condizioni di marginalità estrema e senza dimora.

Le linee di intervento del progetto Tessiture si articolano in 4 direttive:

ACCOGLIENZA DI PERSONE E NUCLEI IN ALTRE FAMIGLIE

Il primo step prevede la costituzione e lo sviluppo di un’équipe multidisciplinare integrata che lavorerà in costante raccordo con i Servizi Sociali e l’Equipe Integrata Affidi (Eia) per la definizione di prassi di intervento e di gestione dei progetti di affido. Fondamentale anche la valorizzazione di strumenti e metodologie per facilitare la conoscenza tra famiglie accoglienti e cittadini di paesi terzi (singoli o nuclei) anche in ottica di valutazione e di abbinamento. Molto importanti anche l’organizzazione di incontri di conoscenza e la valutazione delle famiglie interessate così come l’abbinamento famiglia/accolto e la definizione di un progetto di accoglienza condiviso con i servizi e i beneficiari. Ogni abbinamento sarà accompagnato e supportato da un referente dell’equipe.

ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI MEDIAZIONE SOCIALE

Per realizzare questo punto di intervento si costituirà un gruppo di lavoro che si relazionerà costantemente con il coordinatore generale, in piena sinergia con le altre linee e con le possibilità offerte dai servizi territoriali.

ATTIVAZIONE ACCOGLIENZA IN MODALITA’ HOUSING FIRST-LED

L’Housing First è un modello di intervento pensato per favorire percorsi di benessere ed integrazione sociale contrastando la grave marginalità nell’inserimento in appartamenti indipendenti di persone senza dimora, con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo cronico.

La premessa sostanziale è il riconoscimento della dimora come diritto umano. Progetti di Housing First sono iniziative di inserimento abitativo, si tratta di un passaggio obbligato, non legato a trattamenti terapeutici o finalità di inserimento lavorativo. E’ piuttosto rivolto a persone gravemente svantaggiate ovvero persone con disagi fisici e psichici a volte causati da anni di vita in strada. E’ dunque evidente che la casa gioca un ruolo fondamentale, un benessere ontologico primario ed un primo passo verso la costruzione di una dimensione di benessere e integrazione sociale.

L’Housing Led, letteralmente “abitare guidato/accompagnato”, consiste in progetti nei quali il diritto all’abitare viene rispettato e preso come elemento essenziale della presa in carico di persone svantaggiate non croniche che vivono situazioni di grave deprivazione con le quali si lavora sia sull’inserimento abitativo come bisogno necessario (rapid re-housing) sia sulla formazione, sull’ inserimento lavorativo e sull’incremento di reddito per fare leva sulle risorse che la persona e il nucleo dimostrano di avere. Housing per rifugiati, ex detenuti, nuclei in difficoltà economiche e sociali sono degli esempi concreti.

Si ritengono criteri prioritari nella presa in carico: l’inserimento abitativo come bisogno necessario, i percorsi di formazione e inserimento lavorativo, l’integrazione socio sanitaria, l’ incremento del reddito focalizzandosi sulle risorse della persona o dei nuclei in difficoltà.

Rispetto all’attuazione è strategico prevedere:

  • Il reperimento di alloggi
  • La formazione delle Equipe Housing con diverse professionalità
  • L’individuazione dei criteri per la selezione degli utenti che possono accedere
  • La supervisione del supporto sociale professionale

La modalità di accesso avviene mediante la segnalazione dell’ ente territoriale, scheda personalizzata e presa in carico integrata.

EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELL’ABITARE

Erogazione di fondi e contributi per il pagamento di canoni mensili o spese accessorie.