Gli effetti sociali e psicologici della pandemia sugli adolescenti iniziano a mostrarsi. La solitudine, l’isolamento e la paura dell’altro derivanti dalla chiusura delle scuole, dal blocco delle lezioni in presenza e di tutte le attività sportive o di aggregazione, hanno infatti costretto alcuni ragazzi ad una sostanziale esclusione sociale determinando effetti impattanti sulla personalità. La “ristrutturazione sociale” e la nuova collocazione che i giovani devono riconquistare sia in termini di spazi fisici (nei luoghi di aggregazione) che di posizione all’interno dei gruppi formali e informali, ha di fatto aumentato l’aggressività verso le persone e verso le cose, il consumo di sostanze stupefacenti e il ricorso alla dipendenza come fenomeno sociale. Da qui la necessità di conoscere luoghi, tempi, pratiche, esigenze e interessi degli adolescenti per individuare possibili strategie di intervento che prevengano o riducano il disagio sociale giovanile e garantiscano sicurezza sociale.